L'Uomo della luce
Jean Michel Folon |
C'era una volta in un paese lontano, in un giorno qualunque, un
uomo venuto da chissà dove, dalle sembianze che nulla avevano a che fare con
quelle degli abitanti di quel paese, persino i suoi modi e il suo parlare lo
rendevano completamente diverso da tutti.
Ben vestito, profumato, gentile, garbato, non si poteva non
notarlo, tanto da divenire l'argomento degli argomenti.
Tutti parlavano di lui ed ognuno esprimeva una propria idea su chi
fosse, da dove venisse e perché mai fosse giunto proprio li.
Quel giorno, da qualunque, divenne davvero speciale, unico,
straordinariamente magico.
Cose mai avvenute prendevano forma materializzandosi fra lo
stupore di tutti, piccoli falò si accendevano qua e là.
Gente di tutte le età mano nella mano facevano festosi girotondi
intorno ai fuochi e a turno sfidando le fiamme ci saltavano sopra esprimendo un
desiderio segreto con la ferma speranza di vederlo realizzato se il salto fosse
riuscito bene.
Le erbe dei campi circostanti bagnate da abbondante e fresca
rugiada erano un trionfo di naturale bellezza.
L'artemisia, la ruta, l'iperico non erano mai state così forti e rigogliose, talmente belle ed invitanti che tutti ne avevano un mazzetto in mano.
L'artemisia, la ruta, l'iperico non erano mai state così forti e rigogliose, talmente belle ed invitanti che tutti ne avevano un mazzetto in mano.
Effettivamente proprio tutti sembravano ed in realtà erano pervasi
da una strana voglia di divertirsi e di star gli uni con gli altri.
Un giorno straordinario, lunghissimo da sembrare non dover mai
finire.
All'indomani quell'uomo che tanto interesse aveva provocato era
sparito, dileguato senza lasciare alcuna traccia di sé e per un lungo anno
nessuno parlò più di lui, ma magicamente il 21 giugno di ogni anno e per tutti
gli anni che sarebbero seguiti e per tutti quelli che verranno l'uomo della
luce si ripresenta puntuale e con i suoi modi gentili e garbati riesce a
contaminare tutti di voglia di vivere con allegria e serenità questo giorno.
Da quel giorno e solo in quel giorno il sole culmina allo Zenit raggiungendo il suo punto più alto segnando l'addio della primavera e l'arrivo della
stagione più calda, l'estate.
Questo giorno è conosciuto da tutti come il giorno del solstizio
d'estate.
2010
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